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venerdì 4 marzo 2016

Il quotidiano La Repubblica

Un comitato promuove l’individuazione di un logo, i Comuni apprezzano: “Ma nessuna velleità secessionista”. Testimonial Vincenzo Salemme
di PASQUALE RAICALDO
I Campi Flegrei? Rappresentano la sensualità della vita. E se troviamo una bella bandiera, so’ cuntento”. Il testimonial d’eccezione non poteva che essere Vincenzo Salemme, bacolese doc, il bando è certamente suggestivo: un comitato ad hoc, composto da associazioni e cittadini, promuove la realizzazione di un logo distintivo dei Campi Flegrei, “territorio straordinario per ambiente naturale, storia, archeologia, gastronomia e divertimento, ed anche per i miti, la Magna Grecia, la marineria, la terra fertile, le acque termali, i quattro laghi, le bocche vulcaniche, la breccia museo, il colore giallo e la città sommersa”.
La singolare iniziativa – patrocinata dai comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli,? Procida e Quarto, dal Parco dei Campi Flegrei AST Pozzuoli, dal Consorzio Albergatori e da una serie di realtà del territorio – prevede un vero e proprio bando (veicolato attraverso il sito www.bandieradeicampiflegrei.it): saranno gli utenti del web, le scuole superiori flegree e una commissione appositamente costituita a scegliere la bandiera che meglio rappresenterà l’identità dei Campi flegrei. “Noi non potremo che farla sventolare all’esterno del nostro municipio, rappresentando l’orgoglio di appartenenza a un territorio unico”, promette Josi Gerardo Della Ragione, sindaco di Bacoli. “Questo è soltanto uno dei progetti in itinere per i Campi Flegrei”, annuncia Rosa Capuozzo, sindaco di Quarto. E appena qualche settimana fa, peraltro, i sindaci di Bacoli, Pozzuoli, Monte di Procida e Quarto avevano inviato una nota congiunta al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, affinché caldeggiasse la candidatura della terra flegrea a Patrimonio universale dell'umanità nella lista dell'Unesco. “È nostra convinzione - si leggeva nella nota - che questo prestigioso traguardo conferirebbe un giusto riconoscimento a quanto la nostra terra può offrire in termini di bellezza, cultura universale, storia dell'umanità”.
Quanto alla bandiera, c’è tempo fino al 20 aprile per le proposte. Nessun limite alla fantasia, naturalmente, per sintetizzare l’eterogenea complessità di una terra che ispirò Virgilio (“Tizzoni ardenti e faville dalla montagna in fiamme volano dalle sue viscere e si congiungono in un arco di cielo”) e per la quale vagarono Ulisse, nella costante ricerca della sua Itaca, ed Enea, scampato alla distruzione di Troia. E di cui si innamorarono imperatori e senatori romani, re aragonesi e sovrani della dinastia dei Borbone.
“L’individuazione di una bandiera – si legge nel bando - rappresenta il primo tassello nella direzione di favorire il riconoscimento formale prima e la valorizzazione poi di una

 comune identità Flegrea. L'identificazione in un unico simbolo comune porterà al consolidamento del senso di orgoglio e di appartenenza al territorio e sarà il catalizzatore di un sentimento positivo di tutela e valorizzazione culturale, sociale ed economica dei Campi Flegrei”.
“Ma nessuna velleità secessionista –  assicurano i promotori – e di questi tempi è meglio specificarlo”. Assolutamente.

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2016/03/03/news/una_bandiera_per_i_campi_flegrei_ecco_il_contest-134710165/